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Come le sostanze chimiche della famiglia dei PFAS, alcuni composti del politetrafluoroetilene (PTFE in breve) sono considerati “forever chemicals”, ovvero sostanze chimiche eterne, e quindi potenzialmente dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali. L’Unione Europea sta già valutando possibili restrizioni e divieti per l’utilizzo di queste sostanze. Con il sigillo “PFAS-free” igus identifica i cavi chainflex privi di queste sostanze chimiche, offrendo ai clienti sicurezza operativa, anche nel caso di futuri divieti legislativi.
Inserite le dimensioni, determinate i parametri di applicazione, trovate i cuscinetti: semplice! Ecco come funziona il nuovo shop online igus per i cuscinetti in plastica. Che siano prodotti a catalogo o cuscinetti speciali, nello shop online il cliente può visualizzare una panoramica chiara di tutte le soluzioni igus adatte alla singola applicazione. Inoltre, è possibile circoscrivere la ricerca impostando ulteriori filtri su prezzo, tempi di consegna e durata d’esercizio che agevolano la scelta. I disegni tecnici e i dati CAD possono essere scaricati gratuitamente.
igus annuncia l’acquisizione della quota di maggioranza dell’azienda portoghese Atronia Tailored Sensing. Da cinque anni, ormai, i sensori di Atronia conferiscono alle motion plastics la capacità di “percepire”. Con questo passo strategico, igus intende ampliare il proprio portfolio di componenti in plastica digitalmente collegati. L’obiettivo è produrre in serie prodotti per l’Industria 4.0 e renderli accessibili alle piccole e medie imprese.
Ogni anno, in tutto il mondo, in ambito industriale si spendono 240 miliardi di dollari in lubrificanti a cui si aggiungono i costi del personale addetto alla manutenzione. Inoltre, i fermi macchina causati da un’inadeguata lubrificazione, si traducono in ulteriori costi che complessivamente sono quantificabili in 750 miliardi di dollari all’anno. Grazie ai 60 anni di esperienza nelle motion plastics di igus e alle centinaia di migliaia di dati derivanti da prove di laboratorio e casi applicativi analizzati utilizzando l’intelligenza artificiale, oggi l’utente è in grado di individuare dove è possibile eliminare la lubrificazione dai propri macchinari che spaziano dagli escavatori ai trattori, fino alle turbine idrauliche. Un recente progetto di studio condotto dalla nota facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università RWTH di Aquisgrana (Germania) mette in evidenza i vantaggi dell’utilizzo di cuscinetti in plastica igus esenti da lubrificazione al posto dei più comuni cuscinetti metallici.
igus lancia la catena portacavi draw-e-chain, ideale per guidare i cavi nei cassetti o in qualsiasi altra tipologia di elementi estraibili. Grazie al suo design minimalista, questa soluzione è proposta a un prezzo particolarmente competitivo, inferiore del 30% rispetto alle varianti standard più economiche. Con draw-e-chain è, quindi, possibile evitare i costi di un sistema sovradimensionato, specialmente se l’applicazione prevede dinamiche e movimenti contenuti.
Nelle applicazioni gravose oggi è possibile evitare guasti dovuti a difetti non rilevati grazie alla nuova generazione di cuscinetti fissi flangiati a due e quattro fori. La particolarità dei nuovi cuscinetti in tecnopolimeri igus, infatti, è che sono dotati di sensori wireless miniaturizzati, che consentono il monitoraggio delle condizioni in ottica di manutenzione predittiva.
Con RCYL si apre un nuovo capitolo della mobilità sostenibile. Il progetto igus:bike è giunto a maturazione ed è partita la produzione in serie di RCYL, la bicicletta realizzata totalmente in plastica, per il 50% derivata dal riciclo delle reti da pesca. Anche per tutti i componenti tecnici “in movimento”, l’azienda produttrice igus utilizza esclusivamente i propri componenti realizzati in materie plastiche ad alte prestazioni, antiruggine e completamente esenti da lubrificazione. Con l’avviamento della produzione seriale presso lo stabilimento di Colonia (Germania), igus punta a immettere sul mercato internazionale 5.000 biciclette entro il 2025. Ma è solo un inizio, perché l’obiettivo è di implementare diverse linee di produzione direttamente presso i siti di discarica di tutto il mondo, rendendo circolare il ciclo di vita della plastica.
Ad oggi le plastiche miste multistrato sono considerate impossibili da separare e quindi vengono destinate agli inceneritori. Questo perché alcuni prodotti come le pellicole degli imballaggi alimentari sono formati da più materie plastiche che non possono essere divise meccanicamente. Una nuova soluzione arriva dall’innovativo processo di riciclo chimico denominato Hydrothermal Plastic Recycling Solution (Riciclo Idrotermico della Plastica), che permette di trasformare la plastica in petrolio utilizzando solo acqua, calore e pressione, il tutto in soli 30 minuti. Il petrolio così ottenuto potrà essere successivamente impiegato per realizzare granulato plastico di alta qualità con cui dare vita a nuovi prodotti a base di polimeri. Un procedimento che consente di riciclare più volte lo stesso materiale, attuando i principi guida dell’economia circolare. Il nuovo impianto verrà realizzato in Germania dall’azienda britannica Mura Technology e permetterà di riciclare 120.000 tonnellate di rifiuti plastici l’anno trasformandoli in petrolio.
igus compie un altro passo avanti verso la sostenibilità: l’azienda recupera scarti produttivi del polimero ad alte prestazioni xirodur B180 per produrre una versione ECO del noto e ultra collaudato cuscinetto a sfere xiros. La versione ecologica presenta caratteristiche tecniche e limiti di carico pressoché invariati.