igus annuncia l’acquisizione della quota di maggioranza dell’azienda portoghese Atronia Tailored Sensing. Da cinque anni, ormai, i sensori di Atronia conferiscono alle motion plastics la capacità di “percepire”. Con questo passo strategico, igus intende ampliare il proprio portfolio di componenti in plastica digitalmente collegati. L’obiettivo è produrre in serie prodotti per l’Industria 4.0 e renderli accessibili alle piccole e medie imprese.
Ogni anno, in tutto il mondo, in ambito industriale si spendono 240 miliardi di dollari in lubrificanti a cui si aggiungono i costi del personale addetto alla manutenzione. Inoltre, i fermi macchina causati da un’inadeguata lubrificazione, si traducono in ulteriori costi che complessivamente sono quantificabili in 750 miliardi di dollari all’anno. Grazie ai 60 anni di esperienza nelle motion plastics di igus e alle centinaia di migliaia di dati derivanti da prove di laboratorio e casi applicativi analizzati utilizzando l’intelligenza artificiale, oggi l’utente è in grado di individuare dove è possibile eliminare la lubrificazione dai propri macchinari che spaziano dagli escavatori ai trattori, fino alle turbine idrauliche. Un recente progetto di studio condotto dalla nota facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università RWTH di Aquisgrana (Germania) mette in evidenza i vantaggi dell’utilizzo di cuscinetti in plastica igus esenti da lubrificazione al posto dei più comuni cuscinetti metallici.
igus lancia la catena portacavi draw-e-chain, ideale per guidare i cavi nei cassetti o in qualsiasi altra tipologia di elementi estraibili. Grazie al suo design minimalista, questa soluzione è proposta a un prezzo particolarmente competitivo, inferiore del 30% rispetto alle varianti standard più economiche. Con draw-e-chain è, quindi, possibile evitare i costi di un sistema sovradimensionato, specialmente se l’applicazione prevede dinamiche e movimenti contenuti.
Nelle applicazioni gravose oggi è possibile evitare guasti dovuti a difetti non rilevati grazie alla nuova generazione di cuscinetti fissi flangiati a due e quattro fori. La particolarità dei nuovi cuscinetti in tecnopolimeri igus, infatti, è che sono dotati di sensori wireless miniaturizzati, che consentono il monitoraggio delle condizioni in ottica di manutenzione predittiva.
Con RCYL si apre un nuovo capitolo della mobilità sostenibile. Il progetto igus:bike è giunto a maturazione ed è partita la produzione in serie di RCYL, la bicicletta realizzata totalmente in plastica, per il 50% derivata dal riciclo delle reti da pesca. Anche per tutti i componenti tecnici “in movimento”, l’azienda produttrice igus utilizza esclusivamente i propri componenti realizzati in materie plastiche ad alte prestazioni, antiruggine e completamente esenti da lubrificazione. Con l’avviamento della produzione seriale presso lo stabilimento di Colonia (Germania), igus punta a immettere sul mercato internazionale 5.000 biciclette entro il 2025. Ma è solo un inizio, perché l’obiettivo è di implementare diverse linee di produzione direttamente presso i siti di discarica di tutto il mondo, rendendo circolare il ciclo di vita della plastica.