Società
Adottare semplici automazioni e rientrare subito nell’investimento: ecco cosa cercano le piccole e medie imprese. Ed ecco che possono fare la differenza le soluzioni di automazione low-cost come il delta robot, i robot cartesiani o anche i bracci robotici di igus – che consentono di raggiungere questi obiettivi con l’impiego dei polimeri. Il nuovo concorso ROIBOT vuole proprio mettere in evidenza il potenziale dell’automazione low-cost, premiando le applicazioni più interessanti nel campo della robotica low-cost.
Cosa succede quando una catena portacavi in plastica raggiunge la sua durata d’esercizio massima? Solitamente viene smaltita con gli altri rifiuti in plastica per poi essere bruciata. Con il programma di “riciclo di catene portacavi – chainge di igus”, lo specialista motion plastics apre nuovi scenari: gli utilizzatori possono spedire a igus le loro vecchie catene portacavi in plastica – indipendentemente dal loro produttore – affinché vengano riciclate. E, oltre a risparmiare sui costi di smaltimento, l’utente riceverà un rimborso in base al peso netto, per un nuovo acquisto igus. Un vantaggio per il cliente e per l’ambiente.
Se uomo e macchina devono condividere uno stesso spazio di lavoro, il tema della sicurezza diventa cruciale. Partendo da questo presupposto, igus ha sviluppato un semplice sistema per fissare catene portacavi e/o tubi di protezione sui cobot. Questi supporti Lean Robotics vengono prodotti tramite stampaggio a iniezione in varie dimensioni standard e risultano particolarmente vantaggiosi dal punto di vista economico. In pochi istanti, il supporto può essere montato su ogni tipo di robot con un semplice velcro. L’utilizzo di questa nuova fascetta, disponibile in tre versioni, assicura la guida sicura dei condotti.
A differenza di celebrità e altri VIP che si mettono in bella vista sui tapetti rossi e ambiscono a cerimonie di premiazione, i costruttori non sono mai sotto i riflettori… Ma proprio loro e le loro innovazioni meritano più attenzione; la giuria di esperti del vector award ne è certa: in fondo sono loro e le loro invenzioni a cambiare le cose, nell’industria e non solo. Ecco perché i progettisti sono chiamati a concorrere per il 7° vector award, partecipando con le applicazioni più audaci con i sistemi per catene portacavi.
“Industria 4.0”, “Internet delle cose” e “smart factory” – oramai, questi concetti non sono più tanto futuristici. Sono sempre di più le aziende che scelgono di trarre vantaggio dall’impiego di sistemi e prodotti intelligenti. Alla fiera EMO 2019, igus ha mostrato a produttori e utenti di macchine utensili come – grazie ai componenti smart in plastiche ad alte prestazioni – raggiungere un livello superiore in termini di manutenzione e come, di conseguenza, risparmiare sui costi.
L’innovazione e gli sviluppi dei “convertitori di frequenza variabile” (variable frequency drives, abbreviato VFD) mostrano una chiara tendenza: questi motori sono sempre più compatti ma con potenza uguale o superiore e con una precisione di commutazione estremamente elevata. Questo vuol dire che, in futuro, l’utente dovrà prestare sempre più attenzione – oltre che alla giusta combinazione tra numero di conduttori e sezioni nominali – anche alle caratteristiche elettriche dei cavi. Per soddisfare questi nuovi requisiti, igus ha studiato e sviluppato – con l’ultima generazione dei suoi cavi motore e servomotore – un materiale all’altezza delle nuove sfide tecniche e di mercato. In fase di test, questo materiale ha superato oltre 45 milioni di corse con un raggio di curvatura di 7,2 x d.